Come coltivare la Borragine (Borago officinalis)
La borragine è una pianta particolarmente apprezzata in Liguria per preparare il ripieno di pansoti, ravioli, frittate e torte verdi. Questa pianta è anche usata in erboristeria, soprattutto l'olio estratto mediante spremitura dai suoi semi: è un olio ricco di acido linoleico usato per trattare diverse affezioni della pelle e per i prodotti anti-aging.
I fiori di borragine sono molto graditi alle api, e dall'uomo sono usati per decorare le pietanze.
Se amate questa pianta sappiate che è molto facile da coltivare: vediamo subito quali cure le occorrono.
foto: una pianta di borragine nel mio giardino
Botanica
La Borago officinalis appartiene alla famiglia delle Boraginaceae ed è una pianta erbacea annuale.
E' originaria del bacino del Mediterraneo ed è stata poi introdotta a fini di coltivazione in diversi paesi americani ed eurasiatici.
Le sue foglie sono ovali ellittiche e picciolate, caratterizzate da una caratteristica peluvia ruvida.
I fiori, raccolti in infiorescenze sommitali, sono caratterizzati da cinque petali di un bel blu-violetto, al cui centro sono ben visibili le antere derivanti dall'unione di cinque stami.
I frutti sono degli acheni che racchiudono semi piccoli dotati di elaiosomi (sostanze nutritive graditi alle formiche, che in questo modo ne agevolano la dispersione).
Le foglie sono ampiamente usate in cucina cotte. Il consumo eccessivo di borragine cruda è sconsigliato in quanto in alcune fasi vitali produce pirrolizinidici (alcaloidi), dalla presunta attività epatotossica. Per questo motivo il Ministero della Salute ha inserito foglie, fiori e pianta erbacea (escluso l'olio ricavato dai semi) tra le piante che non possono essere utilizzate negli integratori alimentari.
E' originaria del bacino del Mediterraneo ed è stata poi introdotta a fini di coltivazione in diversi paesi americani ed eurasiatici.
Le sue foglie sono ovali ellittiche e picciolate, caratterizzate da una caratteristica peluvia ruvida.
I fiori, raccolti in infiorescenze sommitali, sono caratterizzati da cinque petali di un bel blu-violetto, al cui centro sono ben visibili le antere derivanti dall'unione di cinque stami.
I frutti sono degli acheni che racchiudono semi piccoli dotati di elaiosomi (sostanze nutritive graditi alle formiche, che in questo modo ne agevolano la dispersione).
Le foglie sono ampiamente usate in cucina cotte. Il consumo eccessivo di borragine cruda è sconsigliato in quanto in alcune fasi vitali produce pirrolizinidici (alcaloidi), dalla presunta attività epatotossica. Per questo motivo il Ministero della Salute ha inserito foglie, fiori e pianta erbacea (escluso l'olio ricavato dai semi) tra le piante che non possono essere utilizzate negli integratori alimentari.
Sole
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Predilige il pieno sole, ma riesce a crescere anche in ombra.
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Temperatura
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Evitare gli sbalzi di temperatura. Resiste piuttosto bene al freddo.
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Irrigazione
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E' sufficiente la pioggia, a meno che non sia un periodo di siccità per cui va irrigata.
E' importante evitare i ristagni d'acqua. |
Concimazione
Terreno
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Non ha particolari esigenze di terreno, tuttavia gradisce particolarmente il terreno leggermente calcareo e miscelato con sabbia od argilla espansa. Non occorre usare concimi.
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Riproduzione
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Per seme, siccome mal sopporta i trapianti.
Si semina da gennaio ad aprile. |
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Elicriso
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