Come realizzare un erbario

Gli erbari sono una affascinante raccolta di piante essiccate, ma sono anche uno strumento scientifico utilizzato ancora oggi dai botanici per fare ad esempio confronti storici o per realizzare archivi da consultare in futuro.

Regole fondamentali

Preparare un erbario richiede qualche conoscenza in botanica o almeno una buona conoscenza delle specie che si vogliono raccogliere e conservare nell’erbario.
I punti fondamentali da rispettare nella fase iniziale di preparazione di un erbario sono:

- Usare dei guanti soprattutto se non si conosce un’eventuale velenosità o proprietà irritante della pianta
- Non raccogliere le piante nelle aree protette (si incorre nel rischio di pesanti sanzioni)
- Non raccogliete le specie protette (anche in questo caso si incorre nel rischio di sanzioni)

Una volta raccolta la pianta:

- È fondamentale è segnare la zona dove è stata raccolta la pianta, ancora meglio se si usano coordinate GPS.
- È fondamentale anche segnare la data. Se le erbe sono tutte raccolte lo stesso giorno si può segnare la data ad inizio erbario.
- Se si conosce la famiglia, il genere della pianta e/o la specie, va/vanno segnata/e: questo lavoro su può fare successivamente, durante la preparazione dell’erbario.

La raccolta delle piante e la loro conservazione

Una volta appurato che la specie non sia protetta, si può procedere con la sua raccolta.

Le piante raccolte devono essere conservate, finché non si arriva a casa, in un sacchetto di plastica (per preservarne l’umidità e conservarle al meglio).

Il campione raccolto deve essere rappresentativo, quindi possedere le foglie, lo stelo ed il fiore (spesso davvero importante a fini di riconoscimento): il momento migliore per raccogliere la pianta dunque è quando essa presenta il fiore.
Le piante raccolte devono essere dunque integre, non danneggiate e senza parti mancanti.
Se volete arrivare alla specie e non la sapete determinare ad occhio, occorrerà prelevare per ogni pianta più esemplari che saranno sezionati a fini di determinazione e che non saranno dunque preparati per l’erbario. Potrebbe anche essere necessario prelevare le radici (o i bulbi o i rizomi).

La tecnologia oggi gioca a nostro favore: scattare fotografie dell’habitat e della pianta raccolta può essere un’importante fonte di informazioni una volta che saremo a casa a preparare l’erbario.
Inoltre, se una specie e protetta, potete inserirla in erbario sotto forma di fotografia.
Se volete realizzare un erbario tutto di specie protette, potete farlo in formato digitale o cartaceo con le fotografie da voi scattate.

Per avere un erbario scientifico, una volta arrivati a casa si separano le piante raccolte e si determinano, con l’ausilio di chiavi di identificazione, la famiglia, il genere e la specie.

Per ogni pianta si prepara un cartellino che reca la località, la data, la famiglia, il genere e la specie.
Se tutto l'erbario è realizzato con erbe raccolte tutte in un'unica giornata, si può mettere la data e il luogo (se è lo stesso) ad inizio erbario per non doverla ripetere in ogni pagina.

Preparazione delle piante

Le piante vanno essiccate prima di essere organizzate nell’erbario. Occorre lavorare in una stanza ventilata ed asciutta, per evitare di rovinare i campioni e di favorire la comparsa di muffe.

Per essiccare le piante si utilizzano delle presse, esistono in commercio ma possiamo tranquillamente realizzarle in casa.
La parte superiore ed inferiore della pressa dovrebbe essere di legno o di cartone pesante, o di un altro materiale equipollente. Le piante vanno manutenute premute tra due strati di carta assorbente e fogli di carta velina o carta di giornale finché non saranno completamente essiccate.
Possiamo quindi impilare i fogli di carta con in mezzo le piante secche e mettere questa pila in mezzo a due lastre di legno, per poi aggiungervi un peso sopra in modo che le piante siano ben pressate. Possiamo anche aggiungere alcuni fogli di cartone tra gli strati di carta, in modo che l'aria possa facilmente penetrare accelerando il processo di essiccazione.

Attenzione: il modo in cui sistemate le piante nella pressa riflette poi la sua «forma finale» da appiattita, pertanto attenzione a non piegare ad esempio le foglie: la pianta deve essere riposta con cura sui fogli di carta di giornale prima di essere pressata.

Una volta che le piante sono ben pressate tra i fogli di carta e le presse, lasciamole così finché non sono perfettamente essiccate: possiamo controllare dopo 2-3 settimane come sta procedendo l’essiccazione, ma evitiamo di controllare troppo presto (e troppe volte) per evitare di spostare le piante rischiando di piegarle.


Organizzazione delle erbe nell’erbario

Quando le erbe sono essiccate dobbiamo organizzarle nell’erbario.

L’erbario può essere un quaderno a fogli un po’ più spessi o una cartella in cui si raccolgono i fogli in cartoncino su cui sono posizionate le piante con il loro cartellino.

Prendiamo il foglio in cui vogliamo organizzare la pianta ed adagiamola delicatamente. Per fissarla consiglio di realizzare delle striscioline di carta e di incollarne le estremità sul foglio (o di fissare le striscioline di carta con delle spille, come mostra l’immagine accanto).

Sconsiglio fortemente di incollare la pianta al foglio, tutt’al più si possono incollare eventuali parti che si staccano. Sconsiglio anche di usare la pinzatrice perché i punti con il tempo potrebbero arrugginirsi.

Accanto alla pianta occorre inoltre allegare l’etichetta con tutti i dati.

Oltre all’etichetta possiamo allegare un diagramma fiorale, se sappiamo disegnarlo.

Se abbiamo dei semi od altre piccole parti, possiamo realizzare piccole bustine di carta da sistemare accanto alla pianta.



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