Come prendersi cura della Dionaea muscipula (Venere acchiappamosche)
Belle ed affascinanti, le piante carnivore suscitano da sempre grande curiosità.
La loro chiusura a trappola ha donato a questa piantina un`aura degna di una femme fatale: Charles Darwin la descrisse come "la specie più spettacolare del mondo". Questa specie è indubbiamente la più famosa, facile da reperire presso vivaisti ben forniti. Non è una specie semplicissima da coltivare.
La loro chiusura a trappola ha donato a questa piantina un`aura degna di una femme fatale: Charles Darwin la descrisse come "la specie più spettacolare del mondo". Questa specie è indubbiamente la più famosa, facile da reperire presso vivaisti ben forniti. Non è una specie semplicissima da coltivare.
Foto: Giardinaggio.net
Botanica
La Dionaea
muscipula (venere acchiappamosche) è una pianta originaria degli Stati
Uniti e vive in praterie umide e sabbiose.
Appartiene
alla famiglia delle Droseraceae ed è una specie perenne,
caratterizzata dalla particolarità di essere insettivora per compensare alla
scarsa quantità di azoto tipica dei terreni in cui vive (zone paludose). In
natura è classificata come specie vulnerabile.
L'insetto è digerito da enzimi secreti dalla pianta e le foglie restano serrate per tutta la digestione aprendosi solo una volta che è terminata (può durare da dieci giorni a un mese). Viene digerita solo la parte molle dell'insetto, pertanto l'esoscheletro, in chitina, rimane intatto.
I fiori sono bianchi, portati su uno stelo al centro della rosetta. La fioritura avviene verso giugno.
Le radici possono superare i 20 cm di lunghezza.
Da novembre a metà febbraio diviene inattiva ed entra in una fase di dormienza, pertanto sospenderà la sua attività di cattura degli insetti e le foglie si abbasseranno verso il suolo. Alcune foglie inoltre moriranno. Da marzo ad ottobre la pianta torna in attività e le foglie tornano in posizione eretta.
E' fortemente consigliato tenere questa pianta all'aperto, soprattutto nel periodo invernale proprio per consentirle di entrare nello stato di dormienza.
Giocare con le foglie per farle chiudere può causare stress alla pianta (è un dispendio energetico non indifferente chiudere le trappole), pertanto è un'azione sconsigliata.
E' inoltre sconsigliato fornire insetti già morti alla pianta in quanto solo il movimento dell'animale fa restare chiuse a lungo le trappole: se l'insetto non si muove una seconda volta entro 30-40 secondi la trappola si riapre (e la pianta ha solo subito un inutile stress meccanico ed un dispendio energetico).
E' inoltre sconsigliato fornire insetti già morti alla pianta in quanto solo il movimento dell'animale fa restare chiuse a lungo le trappole: se l'insetto non si muove una seconda volta entro 30-40 secondi la trappola si riapre (e la pianta ha solo subito un inutile stress meccanico ed un dispendio energetico).
Cura
Sole
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Pieno sole. Da allevare preferibilmente all'aperto (la luce solare che arriva dalla finestra non si equivale alla luce diretta del sole!).
L'esposizione al sole colorerà di un bel rosso l'interno delle sue trappole, aumentando la possibilità di attirare gli insetti. |
Temperatura
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Resiste bene anche alle temperature più fredde, fino ai -10 gradi, tuttavia va evitato il gelo delle radici.
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Irrigazione
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Solo con acqua piovana o distillata, mettendo acqua nel sottovaso e non versandola quindi direttamente sul terreno (quest'ultima azione si fa solo in inverno da novembre a febbraio, momento in cui non si tiene l'acqua nel sottovaso ma la si versa dall'alto). Soffre le acque ricche in calcare, che la portano alla morte in poco tempo.
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Concimazione
Terreno
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Si rinvasa a metà febbraio con torba acida di sfaglio mista o a perlite a sabbia di quarzo, possibilmente priva di sali ed in proporzione 1:1.
Mai concimare e mai usare terriccio universale, porterebbe alla morte della pianta. Rinvasare quando le radici fuoriescono dai fori del vaso o quando la torba inizia ad andare incontro a marcescenza (generalmente la torba va cambiata nell'arco di un anno, se si inscurisce troppo è segno che va cambiata). |
Riproduzione
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Per divisione (prelevando le piantine formatesi alla base della pianta madre).
Propagazione anche per seme e talea. Per non sottrarre troppa energia alla pianta molti coltivatori le recidono il fiore prima della sua apertura. |
Link utili e fonti:
"Guida pratica alle piante da interno" (F. Bailey, Z. Allaway)
Elicriso
InformazioneAmbiente
Giardinaggio.net
Wikipedia
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